domenica 12 febbraio 2012

Demi Lovato: non ero abbastanza bella e brava per lavorare insieme ai Jonas Brothers


“Ho iniziato ad avvertire una certa pressione quando ero alla Disney, verso i 15 anni. I paparazzi mi seguivano ovunque e le mie foto finivano sui giornali, alcuni mi criticavano. A quell’età ero molto ossessionata dal mio peso e da come apparivo in ogni scatto, così il mio disturbo alimentare è peggiorato.”
“Sono stata io stessa a porre tanta pressione su di me, è importante chiarire che non è arrivata da altre parti, ma essere sotto i riflettori ha contribuito. Non riuscivo ad ignorare i giornali, quando sei nuovo nell’industria vuoi vederti sulle pagine delle riviste, che non hanno mai parlato male di me, ma su internet i blog dicevano cose cattive.”
“Una delle prime cose che ho letto su di me è stata ‘Non è abbastanza bella e brava per lavorare coi Jonas Brothers‘, mi ha fatto molto male ed ho iniziato a crederci anche io. Ho iniziato a paragonarmi a tutte le ragazze e le giovani attrici e sono diventata molto insicura.”
“Alcuni episodi di bullismo durante la scuola mi hanno resa più sensibile ai commenti negativi. Quando i media parlarono del mio autolesionismo mi sono sentita molto imbarazzata, pensavo che la gente credesse che fossi pazza e che la mia carriera fosse finita.”
“Quando hanno scoperto che mi tagliavo i polsi, da una parte ero contenta perchè finalmente potevo cercare di smettere, dall’altra ero arrabbiata perchè dovevo cercare un altro posto in cui tagliarmi. Mi tagliavo perchè era l’unico modo per sfogare la pressione, la rabbia per le cattiverie che subivo a scuola.”

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